Le Collezioni – La Scultura
La Fondazione Romualdo Del Bianco® - Life Beyond Tourism® ha deciso, dopo più di venti anni di attività, di esporre nelle sale del neonato Museo Fondazione Del Bianco, sito nella splendida cornice di Palazzo Coppini, memorie, oggetti, e volumi ad essa donati nel corso del tempo.
Quello esposto nelle varie sale e corridoi è un tesoro, inestimabile, non per quanto riguarda la preziosità materiale degli oggetti, anche se in molti casi lo si può ben dire, ma per il significato che essi rappresentano e perché tutti sono stati donati con il cuore, con rispetto, e con riconoscenza dalle centinaia di persone, istituzioni, pubbliche e private, con cui la Fondazione in tutti questi anni ha allacciato profonde relazioni.
La straordinarietà della collezione sta nella genuinità con cui è stata donata. E’ una collezione che ben può essere considerata unica ed inestimabile, perché campione di una umanità e di una autenticità quasi familiare che non ha riscontro in altre collezioni cittadine.
È una testimonianza di quanto e di come la Fondazione abbia agito in profondità, con le persone e con le istituzioni di più di 83 Paesi e Università, promuovendo Pace e Amicizia attraverso la promozione del Dialogo Interculturale tra i Popoli, per un Mondo migliore e nel rispetto di ogni propria espressione di Cultura, della propria Arte, della propria Musica e dei propri Usi e Costumi.
Tutto questo si respira nelle sale del Palazzo Coppini, osservando le sue vetrine e le centinaia di oggetti in esse esposti: lacche da più di 5 diversi Paesi, variegate nelle loro forme e nelle loro superfici lucenti; cristalli dai mille colori; metalli e legni modellati; porcellane variegate e tessuti preziosi in seta e lana sapientemente lavorata, tutte opere che rispecchiano e che testimoniano le culture di origine; ma tutte, tutte senza esclusione espressione di affetto e di profonda umanità.
Nelle sale sono esposte, oltre a centinaia di testimonianze di amicizia sotto forma di manufatti, lacche variegate nelle loro forme e nelle loro superfici lucenti, cristalli dai mille colori, metalli e legni modellati, porcellane policrome e tessuti preziosi in seta e lana, anche importanti sculture provenienti da vari paesi, raccolte negli anni fin dall’inizio dell’attività della Fondazione.
Queste opere, tutte, senza esclusione, sono espressioni di affetto e di profonda umanità.
Altri si sono succeduti nel tempo: Stephan Dousa, dalla Polonia, di cui abbiamo diverse fusioni, specificatamente dedicate a persone ed eventi della Fondazione; Jadwiga Janus, sempre dalla Polonia; Ermir Grezda, dall’Albania, con le sue sculture in resina; il famoso Jo Oda, dal Giappone, con l’acciaio lucido; Amanda Hatton dagli Stati Uniti; Dino e Sirio De Ranieri con le loro sculture di marmo di Carrara che possiamo ammirare nella Sala centrale intitolata a Maurizio Bossi con la collezione ”ritratto carico” che rappresenta in modo caricaturale i diversi stati d’animo comuni a tutta l’umanità. Altre piccole e più grandi opere sono esposte nelle vetrine delle varie sale e tutte rappresentano un coinvolgimento personale ed emotivo di chi le ha ideate e donate.
Tra gli scultori, Keiso Mori, giapponese di origine, ospitato per un periodo di suo apprendimento in Toscana, ha lasciato due busti, ora collocati nella sala Comech, rappresentanti Antonietta e Romualdo Del bianco, da lui ben conosciuti.